Canali Minisiti ECM

Rimosso per la prima volta su paziente sveglio parte del fegato

Oncologia Redazione DottNet | 22/07/2018 16:17

L'intervento necessario a causa di un tumore maligno è stato eseguito da un'equipe del Pineta Grande Hospital nel Casertano

Primo intervento chirurgico in Italia di rimozione di una consistente parte di fegato - colpito da tumore maligno "rotto" - su una paziente sveglia e cosciente, sottoposta alla sola anestesia spinale peridurale prolungata: ad eseguirlo, nei giorni scorsi, è stata l'equipe chirurgica del Pineta Grande Hospital di Castel Volturno (Caserta) guidata dal professore Fulvio Calise, coadiuvata dall'equipe anestesiologica del dottore Arcangelo Palmaccio, con la collaborazione della dottoressa Carmela Porfidia e del dottor Raffaele Russo. 

La complicata operazione, eseguita su una ottantenne, è durata circa tre ore e si è resa necessaria a causa delle delicate condizioni di salute della paziente, affetta da una importante compromissione respiratoria che ha reso impossibile l'anestesia generale. La paziente - informa una nota - è sempre stata cosciente nel corso dell'intervento e dialogava coi chirurghi. "I vantaggi di questa tecnica - ha spiegato il professore Calise - sono la riduzione dei rischi dovuti al tipo di anestesia fino ad ora praticata, i minori tempi di degenza postoperatoria (solo cinque giorni contro una media di oltre dieci della tecnica tradizionale) e la riduzione dei rischi post-operatori dovuti soprattutto alle infezioni ospedaliere e al recupero della funzionalità cardio-respiratoria connesse alla procedura di intubazione. Si tratta di un intervento che richiede grande velocità di esecuzione da parte dell'operatore e un'ottima collaborazione tra l'equipe chirurgica e quella anestesiologica". Subito dopo l'intervento la paziente è stata trasferita nel reparto di degenza ordinaria; la tecnica tradizionale di intervento avrebbe richiesto una degenza post-operatoria in terapia intensiva che, mediamente, è di diversi giorni. A distanza di cinque giorni dall'intervento la donna potuta tornare a casa. 

pubblicità

Per Vincenzo Schiavone, presidente del gruppo Pineta Grande, "questo intervento dimostra, ancora una volta, quanto elevata sia la qualità clinica ed assistenziale di molti Ospedali pubblici e privati della Campania e del Mezzogiorno. Al Pineta Grande Hospital si sta registrando un paradosso: sono sempre di più i pazienti del nord che scelgono Castel Volturno per curarsi, non trovando risposte adeguate nelle proprie regioni.  In quest'ottica stiamo realizzando un importante ampliamento della nostra struttura, certi di poter intercettare la domanda di sanità di eccellenza dei pazienti campani e di quelli provenienti da altre regioni italiane. La struttura ampliata sarà pronta e operativa entro la fine del 2019". 

Commenti

I Correlati

Oncologi, tra le priorità individuare la corretta stadiazione

La Giornata sarà un’occasione speciale per illustrare i più recenti progressi della ricerca e per essere più vicini ai pazienti ematologici, adulti e bambini, attraverso attività di sensibilizzazione e informazione su tutto il territorio

Studio dell’Istituto Mario Negri e dell’ATS Brianza pubblicato su Tobacco Induced Diseases

Studio cinese, scoperta una relazione di causa-effetto tra le malattie gengivali e il cancro

Ti potrebbero interessare

Oncologi, tra le priorità individuare la corretta stadiazione

Studio cinese, scoperta una relazione di causa-effetto tra le malattie gengivali e il cancro

Una carriera fra Italia e Stati Uniti, che con i suoi studi ha dimostrato il link fra l'interramento illecito dei rifiuti controllato dalla camorra e i tumori in Campania

Schillaci: "Spero che l'Italia diventi la prima nazione Ue ad avere uno screening per il cancro del polmone"

Ultime News

"Lo svolgimento dell'attività non deve arrecare pregiudizio al corretto e puntuale svolgimento dei propri compiti convenzionali"

Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Plos Biology

Il paziente aveva viaggiato nei Caraibi, virus simile a Dengue,Zika

"Onorata della conferma dal ministro, dovrò rinunciare all’Ordine dei Medici"